Vivere Aversa in 1 giorno
Cosa fare e vedere, dove mangiare e pernottare nella città millenaria Normanna.
Costruita nel 1518, Porta Napoli è il simbolo della città di Aversa di grande valore, rappresenta la sua storia e le sue origini. Meglio conosciuto come “Arco dell’Annunziata”, proprio perché è integrata nel complesso dell’omonima chiesa. L’arco venne edificato per ribadire il controllo della potenza angioina sulla città insieme al campanile e al luogo di culto.
Nel cuore del borgo antico, sulla piccola, omonima piazzetta, si apre maestoso Duomo di San Paolo, autentico ombelico di Aversa, la cui costruzione si deve al principe normanno Riccardo I, che ordinò l’inizio dei lavori nell’anno 1050, ed al figlio di costui, Giordano I che li portò a termine nel 1090 circa. Alla fine dell'XI secolo venne creato il bellissimo deambulatorio (quale vi sono pochissime esempi in Italia).
Il Duomo ha subito varie devastazioni come incendi e terremoti ed a seguito numerosi restauri che nel corso dei secoli ne hanno mutato quasi integramente l’assetto primitivo.
Determinante per attuale aspetto del Duomo, furono le modifiche apportate a partire dal 1703 sotto la direzione dell’architetto romano Carlo Buratti che ideò l’attuale facciata barocca, e da Luigi Vanvitelli che realizzò l'altare maggiore.
Il complesso di San Francesco delle Monache è documentato sin dal 1230 quando i Francescani giunti ad Aversa, in parte si stabilirono nel convento maschile di Sant'Antonio, mentre le monache nel monastero di San Francesco. La fondazione avvenne dunque tra il 1230 e 1235, in un'area poco distante dalla Strada Regia nei pressi del Mercato Vecchio: alcune donne della famiglia Rebursa si erano ritirate in case di loro proprietà presso la porta di Sant’Andrea, ottenendo la licenza di dedicarvi la fabbrica sacra, menzionata in un documento del 1235 come novi constructae. La chiesa di San Francesco non conserva più nulla dell'originaria articolazione medievale, perché nella seconda metà del Seicento fu completamente trasformata e si presenta ora nella veste barocca assunta in quegli anni.
Il ricordo dell'antico monastero sopravvive solo nel piccolo chiostro medievale romanico, che conserva solo alcuni stralci degli affreschi raffiguranti la storia di San Francesco e di santa Chiara e le clarisse.
Sorto nei pressi della chiesa di Santa Maria, il Castello aragonese, risalente al XII secolo ed edificato per volontà di Ruggero II di Altavilla oggi è la sede del Tribunale Napoli Nord.
Costruita su di un'altra antichissima chiesa, s. Antonino, l'attuale chiesa di s. Domenico, riconsegnata restaurata al popolo aversano, fu fondata da re Carlo I d'Angiò nel 1278 e completata da suo figlio Carlo II. In principio era a forma di grande aula rettangolare fino al 1742,anno in cui l'ordine dei domenicani mise mano ad un profondo progetto di restauro e ampliamento per opera dell'architetto beneventano Filippo Raguzzini.
Presentandosi con l'antica facciata in tufo con tre portali in forma ogivale, la chiesa di s. Maria a Piazza è uno dei gioielli più antichi di Aversa, sorge in uno dei luoghi di incontro e di scambio commerciale da parte di ebrei, arabi, bizantini e longobardi. Iniziata nel 1030 la sua costruzione termina solo nel 1349, con il campanile rimasto incompleto, è a forma ottagonale, una delle pochissime rimaste in Europa.
La chiesa di San Lorenzo ad Septimum, alla quale è annesso un monastero, vanta origini antichissime in quanto fu edificata nell’IX secolo. Il toponimo “ad Septimum” ricorda l’ubicazione al settimo miglio dalla città di Capua sull’antico percorso della via Campana.
Il Manicomio di Aversa, noto anche come Reali Case de’ Matti (1813), è un complesso dal grande valore storico, scientifico e artistico, è stata una struttura di tipo psichiatrico, nota soprattutto per essere stato uno dei primi manicomi di epoca moderna in Italia.
Il Sedile di San Luigi o Seggio di San Luigi, è un tipo di edificio diffuso in alcune città dell’Italia meridionale, in cui si svolgevano le riunioni del consiglio nobiliare per l'amministrazione cittadina.
Inaugurato nel 1929, questo monumento si trova appena fuori dalla stazione di Aversa, dedicato a Domenico Cimarosa, compositore Aversano vissuto nel 1700 è considerato il maggior musicista italiano della seconda metà del XVIII secolo e uno dei grandi rappresentanti della scuola musicale napoletana.